Cuore nero, edito con Rizzoli, p. 368.

Si tratta del primo romanzo che leggo di Silvia Avallone e devo dire che mi è davvero piaciuto moltissimo.
A rigor del vero l’ho letto in versione e-book ma ho anche ascoltato una parte e la storia posso dire che si è prestata perfettamente io uso Storytel quindi se siete amanti di questa modalità posso dirvi che vi troverete bene.

TRAMA:

Fin dall’inizio del romanzo incontriamo la protagonista, Emilia, intuendo che le dev’essere accaduto qualcosa di grave, che forse lei stessa si è macchiata di una colpa gravissima di cui porta i residui addosso.
Conosciamo Emilia quando, con il padre arriva a Sassaia, un paesino sperduto dove lei ha deciso di ricominciare la sua vita. Lei è una ragazza magrissima e con i capelli rossi, molto appariscente per l’ambiente mediamente chiuso tipico delle località di montagna difficili da raggiungere. E’ donna ma con vari indizi ci viene spiegato che in realtà è ancora adolescente, non ha vissuto moltissime cose. Ha ancora una forte nostalgia per la madre, mancata quando lei era una ragazzina. Insieme a lei c’è sempre una colpa, una responsabilità che la porta lontano dai desideri, dalla vita, dai sogni. Piano piano il racconto della vita precedente di Emilia viene alla luce, si svela con racconti che si intrecciano abilmente con la sua vita a Sassaia, qui fa la conoscenza di alcune persone tra cui Bruno un ragazzo cresciuto ormai, come lei segnato dalla vita e ormai senza grandi aspettative. Questi due cuori, segnati e solitari, forse riusciranno a trovare il modo di convivere con il dolore, di natura diversa per ciascuno ma lacerante. Non voglio dire altro sulla trama perché è una bella storia, anche commovente a tratti che va letta.

BREVE IMPRESSIONE:

L’abisso in cui abita Emilia è stato generato da un gesto, da una vita e sapere che per scrivere questo testo Silvia Avallone è andata proprio all’infermo, la dove la libertà viene negata, in carcere, abbia ascoltato testimonianze di ragazze e ragazzi a cui il “sistema” intende spiegare come vivere nella società sottraendo a loro tempo, giovinezza e prospettive, mi ha davvero emozionata. Credo Silvia sia riuscita a ricreare magistralmente tantissime sfumature e emozioni provate durante quegli incontri, a me è arrivata molta energia e la ringrazio per questa splendida testimonianza trasformata in prova narrativa.

AUTORE:

Silvia Avallone – SILVIA AVALLONE è nata a Biella nel 1984 e vive a Bologna. Per Rizzoli ha pubblicato Acciaio (2010), da cui è stato tratto l’omonimo film, e Marina Bellezza (2013). I suoi romanzi sono tradotti in tutto il mondo e hanno venduto oltre 700.000 copie in Italia. (fonte www.rizzoli.it)