Edito con Neri Pozza – 396 pp.

Scheda sintetica:
Punti di forza: Scrittura evocativa e molto scorrevole.
Debolezze: Alcuni personaggi secondari sembrano giustapposti per dare coerenza. Troppo lungo il periodo scelto dall’autrice che finisce per correre contro il tempo, appunto.
Destinazione ideale: Lettori interessati ai romanzi storici che svelano questioni di emancipazione femminile. Appassionati di Venezia e di storia e curiosità veneziane.

INTRODUZIONE

Bentrovati, lettori di “Parole e disincanto”! Oggi vi parlo de La maestra del vetro di Tracy Chevalier, un romanzo che abbiamo affrontato con il nostro gruppo di lettura dal vivo, l’arte delle parole, (unitevi se vi piace l’idea!) che gestisco con Daniela Rossi. Questo è stato il nostro secondo appuntamento, ospitato come sempre dalla generosa EContemporary, la galleria d’arte di Elena Cantori, che ringraziamo. Questo libro ci ha trasportato nel mondo affascinante e complesso dei vetrai di Murano, aprendo interessanti spunti di discussione.

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TRAMA

La maestra del vetro è una saga familiare che si snoda attraverso cinque secoli, seguendo le vicende di Orsola Rosso, una donna appartenente a una famiglia di vetrai di Murano. Orsola, a dispetto delle convenzioni del tempo, si ritrova a imparare l’arte di creare le perle di vetro, inizialmente di nascosto, soprattutto dal fratello Marco di cui cercherà l’approvazione per tutta la vita. La narrazione copre un arco temporale che va dal 1486 al 2022, seguendo le trasformazioni della famiglia Rosso e della stessa Venezia. Il romanzo non si limita a narrare la storia di una famiglia, ma offre anche uno spaccato della vita e delle dinamiche sociali di Murano e Venezia attraverso i secoli. La competizione tra le famiglie di vetrai, la difficoltà per le donne di affermarsi in un mondo dominato dagli uomini, e le dinamiche familiari sono tutti temi che emergono con forza.

La Chevalier descrive il processo di lavorazione del vetro, basandosi anche sulla sua esperienza diretta a Murano, dove ha imparato a creare le perle. Questa attenzione al dettaglio rende la narrazione vivida e coinvolgente, permettendo al lettore di entrare nel mondo dei vetrai. Nel romanzo appaiono anche personaggi realmente esistiti, come Casanova, che si intrecciano con la vita di Orsola, collegando e facendo così aderire il personaggio di invenzione alla realtà ma scadendo talvolta, almeno per noi italiani, nel “già sentito”. La storia è caratterizzata da una scrittura evocativa e dall’uso di espressioni in dialetto veneziano nei momenti di maggiore intensità emotiva, che aggiungono colore e autenticità al racconto.

RIFLESSIONI

Durante la discussione nel nostro gruppo di lettura, abbiamo notato come il tempo sia uno dei protagonisti del romanzo. La Chevalier descrive Venezia come un luogo senza tempo, dove la storia sembra scorrere secondo un ritmo diverso rispetto al resto del mondo. Questo elemento è sicuramente affascinante, ma ci ha portato a discutere sulla verosimiglianza di un racconto che si estende per cinque secoli. Malgrado il dispositivo letterario adottato dall’autrice, che fa “saltare” i personaggi da un secolo all’altro, alcune di noi hanno espresso delle perplessità sulla resa. In particolare, gli ultimi due capitoli ci sono apparsi decisamente giustapposti, quasi come se fossero stati inseriti per concludere la storia, ma non fossero pienamente integrati con il resto del romanzo.

NOTA PARTICOLARE

Marchesa Luisa Casati, with a greyhound *oil on canvas *253.4×140.4 cm *signed b.l.: Boldini / 1908

La lettura de La maestra del vetro mi ha incuriosito particolarmente riguardo alla figura della Marchesa Luisa Casati. Pur non essendo un personaggio centrale del romanzo, la sua presenza mi ha spinto ad approfondire la sua storia. Luisa Casati è stata una figura eccentrica e affascinante, una vera icona di stile e mecenate delle arti nel primo Novecento. Conosciuta per la sua eleganza stravagante e per le sue feste leggendarie, la Casati amava circondarsi di artisti e intellettuali, creando un vero e proprio mito attorno alla sua persona. Il suo amore per l’arte e la sua personalità unica l’hanno resa un personaggio indimenticabile nella storia culturale del secolo scorso.

Non perdetevi il mio reel dedicato a questo romanzo, dove condividere nei commenti le vostre impressioni e curiosità!

BIOGRAFIA DELL’AUTRICE

Tracy Chevalier è una scrittrice statunitense naturalizzata britannica, nata a Washington nel 196215. Si è trasferita a Londra nel 1984, dove ha lavorato nel settore editoriale prima di dedicarsi alla scrittura. Il suo primo romanzo, La vergine azzurra, è stato pubblicato nel 1997, ma è con La ragazza con l’orecchino di perla (1999) che ha raggiunto il successo mondiale. I suoi romanzi sono spesso ambientati in epoche storiche passate, e vedono protagoniste figure femminili che lottano per la loro affermazione. Chevalier ha pubblicato diversi romanzi di successo, tra cui Quando cadono gli angeli, La dama e l’unicorno e La ricamatrice di Winchester. Per scrivere La maestra del vetro, ha effettuato approfondite ricerche a Venezia e Murano, e si è cimentata in prima persona nella creazione di perle di vetro