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LA SIGNORA BAUHAUS – Jana Revedin
Edito con Neri Pozza – 304 pp. – 1.199 parole, tempo di lettura 6 minuti.
Un viaggio nel cuore del movimento Bauhaus attraverso gli occhi di Ise Frank
Oggi vi parlo dell’ultimo romanzo che abbiamo proposto nel gruppo di lettura #l’artedelleparole ci siamo incontrate per il nostro terzo appuntamento dal vivo a Trieste presso EContemporary. La storia ci ha entusiasmate ed è stato pretesto per condividere i nostri pensieri in modo gentile e molto positivo. Ogni appuntamento ci sta avvicinando e sono molto felice di far parte di questo splendido gruppo di donne.
Vi lascio i link alle altre due recensioni relative al primo e al secondo incontro del gruppo di lettura #lartedelleparole che trovare su facebook e vi ringrazio se vorrete partecipare attivamente al gruppo on line!

Scheda sintetica:
Punti di forza: Scrittura scorrevole, capacità di analisi sociale e introspezione del personaggio principale.
Debolezze: In alcune parti narrative, frammentarietà del racconto.
Destinazione ideale: Lettori interessati a storie di emancipazione femminile, analisi sociale, storia dell’arte e dell’architettura.
INTRODUZIONE
“La signora Bauhaus” di Jana Revedin non è il solito saggio sul Bauhaus, ma un romanzo storico che immerge il lettore nella vita di Ise Frank, la donna che, con la sua passione e il suo impegno, divenne l’anima di questo rivoluzionario movimento artistico e architettonico. Il libro si propone di restituire a Ise il suo ruolo centrale all’interno del Bauhaus, spesso messo in ombra dalla figura del marito Walter Gropius, il fondatore della scuola. Attraverso la sua narrazione, Revedin ci offre uno sguardo inedito su una donna che ha saputo coniugare la vita privata con un impegno intellettuale e professionale straordinario, in un’epoca di grandi cambiamenti sociali e culturali. Il romanzo non solo racconta una storia personale, ma offre soprattutto una preziosa testimonianza di un periodo cruciale per l’arte, il design e l’architettura.
TRAMA
La storia inizia nel maggio del 1923, quando la ventiseienne Ise Frank, libraia, giornalista e critica letteraria, si reca all’Università tecnica di Hannover per assistere a una conferenza di Walter Gropius. Gropius, all’epoca quarantenne, presenta il progetto del Bauhaus, una scuola d’arte e architettura che mira a conciliare arti e artigianato in un nuovo linguaggio legato alla produzione industriale. Ise rimane colpita dall’audacia di Gropius e dall’idea che l’architettura possa essere una missione creativa, sociale e politica. Dopo un primo incontro casuale e un invito all’inaugurazione della prima mostra del Bauhaus a Weimar, Ise e Walter iniziano a frequentarsi e si sposano nell’ottobre dello stesso anno.
Da quel momento, la vita di Ise cambia radicalmente. Non solo sposa Gropius, ma sposa anche il progetto del Bauhaus, diventandone la principale sostenitrice. Nonostante le difficoltà economiche, gli intrighi accademici e l’ascesa del nazismo, Ise lavora instancabilmente per promuovere la scuola, curando le pubbliche relazioni, organizzando eventi e scrivendo articoli. Le sue parole danno forma e vita al movimento. Il romanzo descrive il suo impegno nel tenere insieme le varie figure del Bauhaus, con le loro differenti personalità e visioni, e nel cercare finanziamenti per la scuola. Ise diventa così la “Signora Bauhaus”, una figura di riferimento per studenti e docenti.
Il libro non si limita a raccontare la storia di Ise, ma offre anche un affresco del mondo che la circonda, con figure come László Moholy-Nagy, Marcel Breuer, Schlemmer e Bruno Taut. Il romanzo descrive l’influenza del Bauhaus sul design moderno, l’importanza dell’ergonomia e l’attenzione alla luce e allo spazio nella progettazione di interni. A favore del lettore viene descritta anche la casa di Ise e Walter a Dessau, “la casa del direttore”: un esempio di come i principi del Bauhaus potessero essere applicati alla vita quotidiana. Il romanzo segue le vicende di Ise fino alla chiusura del Bauhaus nel 1933, e alla sua emigrazione negli Stati Uniti. Ise, anche in America, continua a promuovere le idee del Bauhaus, contribuendo alla sua diffusione nel mondo ma qui non firmerà più articoli o documenti ufficiali, resterà all’ombra di Gropius.
RIFLESSIONI

“La signora Bauhaus” è un romanzo che va oltre la semplice narrazione biografica. L’autrice, attraverso una scrittura scorrevole e l’introspezione del personaggio di Ise, quasi sempre riuscita, ci offre una riflessione sull’emancipazione femminile, sul ruolo della donna nella società e sull’importanza della creatività e dell’innovazione. Il libro ci mostra come Ise, pur non essendo architetta, abbia saputo dare un contributo fondamentale al Bauhaus, mettendo al servizio del movimento le sue doti di organizzatrice, comunicatrice e mediatrice. La figura di Ise è un esempio di come una donna possa affermare la propria identità e il proprio talento anche in un contesto dominato dalle figure maschili. A controbilanciare questa condizione ci sono i legami, molto profondi tra donne come l’ amicizia con la fotografa Irene Hoffmann che scivola, con delicati sottintesi, in un amore saffico: un legame che diventa rifugio ma che sarà anche destinato a un inaspettato epilogo. Ma soprattutto la Mamon Gropius, l’unica a dire a Ise “Sono qui per voi” dopo una sterminata e insopportabile serie di “Ho bisogno di te” rivolti alla povera Ise, che fatica a dire di no, anche quando dovrebbe.
Il romanzo viene plasmato dalla natura di architetto e saggista di Revedin che alterna una contestualizzazione storica precisissima alla riflessione sul significato del Bauhaus, un movimento che ha cambiato il modo di concepire l’arte, l’architettura e il design. Il Bauhaus, con la sua attenzione alla funzionalità, alla semplicità e alla bellezza, ha cercato di creare un ambiente di vita migliore per tutti, un’idea che è ancora attuale e necessaria oggi. Il libro fa emergere i valori di democrazia, inclusione e innovazione che hanno caratterizzato il Bauhaus e fa innamorare e incuriosire il lettore. L’autrice, attraverso episodi e aneddoti, scene che appassionano sottolinea come le figure che ruotavano attorno al Bauhaus fossero spesso persone con una forte coscienza civile e sociale, interessate a creare un mondo migliore attraverso la loro arte e il loro lavoro.
Il mio vuole essere un invito alla lettura di un romanzo a metà strada tra la narrativa e la saggistica, dedicato allo straordinario Movimento Bauhaus e soprattutto alla donna che con le sue parole ha contribuito a dargli vita: Ise Frank. Una bella lettura che spinge a leggere e informarsi ulteriormente sul Bauhaus, modernissimo e necessario, ancora, anzi soprattutto oggi.
NOTA PARTICOLARE, BIOGRAFIA DELL’AUTRICE

Jana Revedin, nata nel 1965 a Costanza, è un architetto e scrittrice. È autrice di opere di riferimento di teoria architettonica ed è specializzata nell’architettura riformatrice del modernismo. Dopo aver studiato a Buenos Aires, Princeton e Milano, ha conseguito il dottorato di ricerca allo IUAV di Venezia. Attualmente è professore ordinario di architettura e urbanistica all’École spéciale d’architecture di Parigi. Revedin vive a Venezia e a Wernberg, in Carinzia. Il suo interesse per la figura di Ise Frank è nato durante una ricerca sulla concezione di casa dell’architetto Bruno Taut, uno dei protagonisti del Bauhaus. Revedin, dopo aver approfondito la vita di Ise Frank attraverso lo studio di testi e fonti scritte e la ricerca di testimoni ancora in vita, ha deciso di raccontare la sua storia attraverso un romanzo, per restituirne la vitalità, il talento e lo zelo. La scelta di scrivere un romanzo è stata dettata dal desiderio di andare oltre la semplice biografia e di far emergere la dimensione umana e emotiva di una figura storica spesso sottovalutata. Revedin è anche autrice di saggi sull’architettura sostenibile, dimostrando come le idee del Bauhaus siano ancora attuali. La sua ricerca è un omaggio alla storia delle donne e al loro contributo nel campo dell’arte e dell’architettura. La sua opera ha suscitato interesse, dibattito e riconoscimenti, anche per il suo stile in cui la ricerca storica e la narrazione si intrecciano in maniera efficace.
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